Il mondo purtroppo è pieno di “manipolatori affettivi”, persone che succhiano la vitalità e l’energia agli altri per sopravvivere, molto spesso senza neppure rendersi conto del proprio comportamento. Vediamo più da vicino chi è il vampiro emotivo.
Non sempre un vampiro/a emotivo è facile da riconoscere, perché tende a confondere il proprio interlocutore con ragionamenti simil logici e a distorcere le situazioni a proprio vantaggio. Il suo comportamento si innesta su una personalità che tende a colpevolizzarsi facilmente, le sue osservazioni si basano su un perenne bisogno di giustizia, si spaccia per essere vittima e non essere compreso da chi lo circonda, possiede una visione del mondo molto critica in cui si sente sempre sotto accusa e avverte di essere speciale, migliori degli altri.
La vendetta è il suo piatto preferito. Si sente vittima di ingiustizie, non e’ capace di costruire relazioni sociali di lungo termine, si lega a partner deboli e remissivi. Utilizza un tipo di comunicazione paradossale definita del “doppio legame” o “double bind” i cui messaggi sono in antitesi tra loro, per cui l’ascoltatore se ubbidisce ad uno contravviene all’altro trovandosi sempre nella posizione di essere svalutato e manipolato.
Il vampiro/a si nutre del disprezzo degli altri. Più critica e svaluta piu’ si sente meglio e alimenta la sua grandiosità a cui corrisponde una latente idea di disistima e autosvalutazione. E’ geloso, invidioso, pur elargendo complimenti, mette sempre un confine perche’ non tollera l’eccessiva vicinanza.
Ecco una decina di segnali da cui ci si può accorgere di avere a che fare con un manipolatore affettivo
- Svaluta e critica chi lo circonda, disprezzando gli altri ad ogni occasione, facendo rilevare sempre il lato sbagliato delle altre person
- Ricorre alle lusinghe ed è premuroso per gratificarsi. Cerca di sedurre l’altro per poi “spolparlo” emotivamente creando dipendenza.
- Cambia argomento quando non vuole rispondere. E’ vago nelle risposte, non si espone in maniera autentica nei suoi sentimenti
- Vuole convincere gli altri della sua superiorità e correttezza. E’ egocentrico e necessita di essere adulato e gratificato
- Non considera i bisogni e i diritti altrui. E’ scarsamente empatico e non soddisfa le richieste degli altri
- Cambia idea a seconda delle situazioni. Tende a mentire, a comportarsi in maniera ambigua
- Crea situazioni di conflitto per controllare esternamente le persone. Ha un gran bisogno di controllo, e lo esercita sia direttamente che indirettamente, occupandosi troppo spesso degli affari altrui.
- Persegue i suoi obiettivi con efficacia e non si cura se le sue azioni vanno a discapito degli altri.
- E’ particolarmente geloso. Cerca di tenere il controllo delle persone intorno
- Crea nelle persone intorno a sé un senso di malessere e dipendenza, non di libertà e gioia.
Guarda il video e iscriviti al mio canale Psicologia e Vita
Per liberarsi di un vampiro affettivo è necessario innanzitutto riconoscerlo. Se hai a che fare con queste persone è necessario chiudere il rapporto prima di cadere nella trappola del ricatto e della manipolazione. E’ inutile tentare di cambiare l’altro, nella maggior parte dei casi questo tentativo provoca solo la cristallizzazione della relazione tossica e ci fa soffrire di più. In effetti l’unico modo per allontanare e sconfiggere un manipolatore è l’amore sano verso se stessi, libero da dipendenze affettive.
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Orvieto Psicoterapeuta Orvieto
tel. 328 4645207