PARENTE DEPRESSO

Mi capita spesso di avere a che fare con pazienti e con clienti che mi chiedono: ”Roberto come posso trattare il mio parente, il mio amico che mi sembrano un po’ depressi?”

Dato che la depressione è un fenomeno molto insidioso e che si sta diffondendo a macchia d’olio all’interno della nostra società, oggi voglio dirti quali sono le tre frasi che è meglio non rivolgere mai ad una persona depressa e cosa invece possiamo fare attivamente quando purtroppo abbiamo un parente, un familiare che si trova in questa difficile condizione.

Io sono Roberto Ausilio, psicologo psicoterapeuta, mi occupo da ormai vent’anni di aiutare le persone a vivere senza il freno a mano, a sbloccarsi e a vivere la miglior vita possibile grazie alla psicologia e alla crescita personale.

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Allora come dice Vittorino Andreoli, noto psichiatra, la depressione è un male talmente penetrante come male di vivere nella nostra vita che l’idea della morte diventa addirittura un balsamo, una consolazione.

Nelle forme di depressione più gravi la prima cosa che noi notiamo è che la persona perde la vitalità, perde la voglia di vivere, ecco quindi le tre frasi principali che un parente o un amico è meglio non dicano mai ad una persona depressa:

Cosa non dire ad una persona depressa
“Sii felice, la vita è bella!”

Ecco, ci verrebbe di dirlo, ma dire questa frase è assolutamente un controsenso.

Se come abbiamo detto la persona si sente veramente scarica, ha perso la vitalità e la voglia di vivere, sentirsi dire una frase del genere è, in un certo senso, come sentirsi dire “tu non hai capito nulla” o “le tue emozioni, i tuoi sentimenti, quello che stai provando in questo momento non sono appropriati.

Cosa non dire ad una persona depressa

“Non essere tragico c’è chi sta peggio di te…”

facendo seguire a questa frase un elenco di tutte le disgrazie che sono peggiori delle sue:

Pensa pensa a quelli che stanno male in ospedale, a quelli che hanno un tumore in fase terminale”

Tutto ciò chiaramente non fa altro che portare la persona a sentirsi ancora più scarica, ancora più depressa, ancora più sfortunata.

Evitiamo quindi di fare confronti con chi sta peggio, perché quando ci troviamo in una situazione di difficoltà sentire qualcuno che ci dice così sicuramente non ci aiuta.

Non so a te, ma a me non piacerebbe sentirmi dire queste frasi!

Cosa non dire ad una persona depressa

“Non ti serve una terapia, non ti servono farmaci, ce la puoi fare da solo.”

Ma se la persona avesse veramente potuto farcela da solo, ce l’avrebbe già fatto!

Continuare quindi a dire ciò non fa altro che limitare le possibilità di crescita e di sviluppo e anche le possibilità di accettare le cure terapeutiche.

 

 

Vediamo adesso che cosa invece possiamo fare e cosa possiamo dire a un parente o a un amico depresso.

Cosa fare se hai un parente depresso 
Primo: cercare di stargli vicino emotivamente.

Che non significa lasciarsi tirare dentro a quel vortice di depressione ma provare a dire alla persona:” Ti capisco! Deve essere dura per te. Puoi spiegarmi un po’ meglio che cosa senti? Che cos’è che in particolare di fa star male?”

Aprire quindi anche la possibilità di un approfondimento, di un approfondimento su quello che la persona sta provando.

Io ci sono e ci sarò sempre per te!” Beh, questa è una bellissima frase da sentirsi dire quando uno vive un momento o un periodo di difficoltà; sapere che l’altra persona c’è ci aiuta e ci rilassa.

Cosa fare se hai un parente depresso 

Prova a fare una domanda esplorativa.

Di cosa pensi di aver bisogno in particolare in questo periodo?”

Questa è una domanda interessante perché attiva la parte alta del cervello e fa spostare il focus di attenzione della persona dal problema alla soluzione del problema, che è quello che facciamo anche in psicoterapia breve ed è quello che io faccio all’interno delle sedute di psicologia online dove, insieme ai miei collaboratori, aiutiamo le persone a trovare delle soluzioni in tempi brevi.

Cosa fare se hai un parente depresso 

Terzo: “Cosa pensi che possiamo fare insieme di piacevole ? Quale attività possiamo fare insieme?”

Se ci pensi, spesso noi proponiamo o addirittura cerchiamo di imporre delle attività pensando o avendo la pretesa di credere che siano utili e risolutive per la persona ma non sempre è così : e quindi proviamo a chiedergli: “Di che cosa hai bisogno? In cosa posso aiutarti? Come posso esserti utile? che cosa vorresti fare insieme a me?

Queste tre semplici frasi costituiscono un cambiamento di atteggiamento e di mindset potenzialmente molto utile per riuscire anche a portare la persona a capire, ad avere la consapevolezza che ha bisogno di aiuto, che ha bisogno di essere aiutata, che ha bisogno di entrare in psicoterapia; ricordati che la psicoterapia vera, quella efficace, risolve la depressione e aiuta le persone a stare meglio, aiuta le persone a riprendere in mano la propria vita, a sbloccarsi e a vivere bene.

Quindi tu non aver paura di chiedere aiuto e dai l’esempio alle persone intorno a te affinché lo facciano anche loro. E’ inutile spingere una persona verso un qualcosa che noi non faremmo mai, quindi rimboccati le maniche e cerca innanzitutto il tuo cambiamento.

Tra parentesi, all’interno dei nostri servizi di psicoterapia e di consulenza noi aiutiamo anche i caregiver cioè coloro che si trovano ad assistere ad affiancare una persona che ha delle problematiche di tipo psicologico, perché attraverso queste persone riusciamo un qualche modo a modificare il sistema e quindi ad arrivare anche alla persona direttamente interessata che sta vivendo una situazione difficile.

Quindi, se hai bisogno, fatti sostenere anche tu come caregiver e non sottovalutare che stare a fianco di una persona depressa può portare anche te verso la depressione, verso il burnout, verso un carico eccessivo di stress dal quale potresti essere schiacciato.

Perciò: fatti aiutare!

E ti saluto con una bella frase di Einstein: “ La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre ”

Ciao e buona vita

 

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Roberto Ausilio

Roberto Ausilio

Psicologo Psicoterapeuta Formatore

Credo che ognuno di noi meriti di vivere la propria vita al massimo delle proprie possibilità di felicità e benessere.

Faccio un lavoro che amo, perché mi dà la possibilità di vivere in linea coi miei valori di armonia, solidarietà e sviluppo.

Mi piace condividere con te spunti e riflessioni su Psicologia, Crescita Personale e Psicoterapia.
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