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“Non posso farlo, sono troppo timido!”

Vedi una bella ragazza e vorresti andare a conoscerla. Ti piacerebbe entrare in quel negozio e provare un vestitino attillato. Vorresti fare una telefonata importante ma ti si bloccano le mani sulla tastiera…

La timidezza è una gabbia che ci imprigiona, fa perdere la possibilità di esprimerci e ci preclude lo scambio con l’altro. Ma timidi non si nasce, ed è possibile abbattere quel muro che a volta sembra di cemento armato.

La timidezza è una comune tendenza comportamentale, si manifesta nella vita di coppia, lavorativa, con gli amici, con i colleghi, in famiglia ma anche con gli estranei. Ci sentiamo insicuri, timorosi e soprattutto “bloccati”.

Molto spesso non si riesce a parlare, ad esprimere le proprie emozioni e si resta quindi in silenzio. Ti sudano le mani, le gambe diventano molli e a volte non si riesce neanche ad avere un contatto visivo con l’interlocutore.

E poi pensi “sono stato un fesso”. C’è il senso di frustrazione per non essere riusciti ad affrontare quella situazione, per l’occasione persa o la mancata espressione. Ma la timidezza non ha una natura genetica, è un aspetto del proprio carattere che può essere modificato.

Ecco 4 consigli per superarla

1 – Non definirti “timido”. Liberati da questa etichetta che forse ti porti dietro dall’infanzia. E’ solo una credenza che ripetuta nel tempo ti appare oggi come una verità oggettiva. Fai attenzione perché tutto quello che ti ripeti continuamente su te stesso, si solidifica e diviene realtà.

2 – Esprimi le tue opinioni. Molto spesso hai rinunciato a dire la tua o a esprimere le tue sensazioni per paura di essere contraddetto, disapprovato o giudicato ma puoi liberarti dal terrore del giudizio. Non solo è normale, ma anche molto utile avere idee e opinioni personali. Gli altri ti apprezzeranno di più perché sei te stesso

3 – Ascolta il tuo corpo. Fai caso alla tua postura, al tuo respiro e al tuo corpo in generale nelle situazioni in cui ti senti timido e cerca così di modificarle gradualmente. Per esempio la postura: cerca di alzare le spalle, tenere dritta la schiena, guardare davanti a te e cercare un contatto visivo con l’interlocutore. E’ importante anche la respirazione. Se noti che il respiro diventa troppo corto, cerca di respirare più profondamente, lentamente e rilassarti

4 – Usa l’immaginazione. Pensa a una situazione che ti agita parecchio come per esempio il colloquio con il tuo capo e visualizza la situazione per te ottimale. Immagina quindi te in quella situazione che ti comporti come vorresti, questo ti aiuterà quando vivrai quella situazione nella realtà.

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Ciao, a presto!

Roberto Ausilio  – Psicologo Psicoterapeuta

 

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