Antonio ha 23 anni e crede di essere sciocco e incapace. Ha paura del futuro ed è convinto che non combinerà nulla di buono nella vita. In particolare Antonio è timido con le ragazze e dice “sono un lupo solitario e non ho pazienza: chi vuoi che mi prenda, col carattere che ho?”
Mi chiede aiuto perché si sente triste, non ha voglia di far niente, è stanco e si sta isolando dagli altri. In effetti dai test che facciamo in prima seduta risulta che è abbastanza depresso e che il suo livello di autostima e di ottimismo sono molto bassi.
La sua storia personale non presenta gravi traumi. Il problema di Antonio infatti è il suo dialogo interiore, quello che continuamente ripete a se stesso. Nella sua testa gira un vecchio disco che trasmette frasi tipo: “tanto non ce la fai”, “Lo vedi che sei stupido!”, “sei sempre il peggio” ecc. Come spesso accade, Antonio sembra aver interiorizzato la voce negativa di sua madre (anche lei era stata depressa).
Quando è arrivato da me Antonio aveva pensieri molto rigidi, catastrofici e assoluti. Non era in grado di esaminare la realtà in maniera oggettiva e si sentiva troppo spesso la causa dei suoi fallimenti. Quando qualcosa gli andava storto, immediatamente si innescava nella sua mente un circolo vizioso che gli confermava le sue antiche e rigide credenze.
Gli ho insegnato a riconoscere “il disco rotto della mente”, cioè il suo stile esplicativo, il suo modo di spiegarsi i fatti. Con l’aiuto di alcuni efficaci esercizi Antonio ha imparato a mettere in discussione i suoi vecchi pensieri, vedendo le situazioni da altri punti di vista.
Gli è si è ripresentata una situazione alla quale in passato aveva reagito male. Ad una festa ha invitato una ragazza a ballare, ma lei ha rifiutato. La volta prima Antonio in questa situazione si era sentito un fallito e aveva pensato “ecco, sono il solito sfigato imbecille. Non avrei dovuto provarci con quella, è troppo bella per me!”. Invece adesso ha pensato “beh peccato, è carina ma magari è già accompagnata. Proviamo con la prossima e cambiamo modo di approcciare….”
Dopo due mesi di Psicoterapia Antonio viene in seduta e mi dice: “Dottor Ausilio sto proprio bene adesso. Ho capito che tutto parte dalla mia testa e ho trovato le chiavi per passare dalla ruminazione all’azione!” Antonio credeva di essere uno sciocco. Oggi sa che è una persona normale, con grande valore e talento. Anche tu apprezza te stesso, cambia il tuo modo di pensare e inizia a vivere davvero!
dr. Roberto Ausilio, Psicologo Orvieto Psicoterapeuta
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