32228 123346957688051 122941224395291 193308 2876209 nLa figura dello psicoterapeuta

La psicoterapia può essere assimilata ad un “viaggio” all’interno di sé che il pazientecompie in compagnia dello psicoterapeuta, il quale è il “compagno di viaggio” che conoscele difficoltà e le insidie del percorso per averlo lui stesso affrontato. Lo psicoterapeuta è un professionista che, oltre alla laurea in Psicologia o Medicina, ha conseguito una specializzazione grazie alla quale è iscritto all’Albo degli Psicoterapeutie può esercitare l’attività di psicoterapeuta. La parte più importante del suo percorso formativo è l’essersi lui stesso sottoposto ad un lavoro di analisi personale e didattica con psicoterapeuti più esperti. Durante la sua formazione impara quindi a riconoscere le proprie dinamiche interne e relazionali, acquisisce strumenti tecnici specifici e sviluppaquella sensibilità empatica che gli consentirà d’essere egli stesso il primo “strumento” dellavoro psicoterapeutico. Per creare un ambiente favorevole all’attivazione del processo ditrasformazione del paziente, deve saper riconoscere le emozioni che tale situazione suscita,contenerle e rimandarle in forma costruttiva. Da tale continuo confronto nasce per ilpaziente la possibilità di cogliere, realizzare ed agire le potenzialità del cambiamento. Inogni suo intervento il terapeuta è tenuto a rispettare la realtà dell’altro, senza mai imporrela propria visione di vita o emettere giudizi di valore. Egli non giudica, ma comprende e aiuta a comprendere. Proprio per questo, all’interno della relazione, il paziente può permettersi di entrare in contatto con parti sconosciute o rifiutate di sè. Grazie al clima difiducia e di empatia che si crea nella relazione, il paziente può “correre il rischio” d’esprimere quelle parti che, pur essendo presenti, non hanno avuto diritto di parola e d’espressione. Diritto negato dalla necessità di adattamento alle convenzioni sociali o dall’aver ricevuto un’educazione troppo rigida o troppo elastica, dalla necessità di salvaguardare relazioni significative ma problematiche, dalla necessità di apparire sempre all’altezza del ruolo che si è scelto o che gli è stato attribuito.

Quanto dura una psicoterapia?

La durata della psicoterapia è spesso motivo di preoccupazione da parte di chi decidedi iniziarla ed è frequente la richiesta d’informazioni al terapeuta sull’argomento. La risposta è di solito poco soddisfacente perché ci si aspetta un tempo preciso in termini disettimane o di mesi. Il fatto è che il terapeuta è in grado di fornire solo risposte orientative perchè, nel determinare la durata di un trattamento, entrano in gioco fattori che sono solo in parte prevedibili. Può ad esempio verificarsi che una richiesta di consulenza mirata su un tema specifico, ad esempio una crisi coniugale, della durata di un numero limitato di sedute, si trasformi in un lavoro di ricerca personale che dura molto di più di quanto preventivato. Così come può succedere che il paziente inizi con lo scopo dichiarato di fare una psicoterapia del profondo, della durata prevedibile di molti mesi, ma che ad un certo punto la presenza di resistenze difficilmente superabili determini la stagnazione e quindi l’interruzione del lavoro. In generale si può dire che una psicoterapia è un lavoro di ricerca impegnativo, dispendioso in termini di tempo, energia e denaro, che non accetta superficialità o mediocrità e quindi non può essere veloce. Del resto il suo obiettivo è ambizioso: si tratta di penetrare in meccanismi psichici complessi e in sistemi difensivi di solito molto strutturati, allo scopo di mettere in moto un processo di trasformazione e maturazione della personalità globale. È comunque ragionevole mettere in conto, per una psicoterapia, un periodo di tempo di uno/due anni, con incontri a frequenza mono settimanale. Sono necessari decenni per dare forma ad una struttura psichica e non è possibile apportare ad essa modifiche nel giro dipoche settimane.*

 

dott. Roberto Ausilio
Psicologo della Salute, Psicoterapeuta Orvieto
Cell. 328 4645207

 

*Estratto da “La cura della depressione: farmaci o psicoterapia?” di Salvatore di Salvo, volume a cura dell’Associazione per la Ricerca sulla Depressione.

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