allattamentoLO SVILUPPO PSICOSESSUALE

La psicoanalisi ha dimostrato che lo sviluppo sessuale dell’individuo comincia nella prima infanzia per evolversi nel ciclo di vita. La Bioenergetica distingue tre fasi nello sviluppo psico-sessuale dell’individuo, così denominate: pregenitale, di latenza e genitale (Lowen, 1965). Ci proponiamo di illustrare i tratti salienti della prima di queste fasi.

IL PERIODO PREGENITALE
Il periodo pregenitale va dalla nascita fino ai sei anni circa. Questo periodo coincide con l’infanzia e termina in genere con il fenomeno della dentizione. Nel periodo pregenitale il bambino è impegnato nell’integrazione dei movimenti e delle sensazioni corporee in un’attività coordinata e diretta a scopi precisi. Il periodo pregenitale si può distinguere in tre fasi: orale, anale e fallica. La prima è detta fase orale in quanto è contraddistinta dalla predominanza della mucosa della bocca come zona erogena. Il bambino conosce il mondo attraverso la bocca, da cui trae il nutrimento succhiando il latte materno e riceve piacere, contatto, calore e affetto attraverso la bocca.
La fase anale è caratterizzata dal controllo e dall’educazione degli sfinteri (2-3 anni). Il bambino è molto attento e interessato alle feci e all’urina, tutta la sua attenzione è focalizzata nella zona anale e le sue fantasie riguardano la funzioni intestinali. E’ questo il periodo cruciale per il rapporto con la vergogna e con il controllo che poi avremo da adulti. La fase fallica è caratterizzata dall’attenzione crescente verso i genitali. In particolare il bambino ha la tendenza ad affermarsi ed imporsi, per sperimentare autonomia e potere.
Quando questo stadio è completato, i genitali hanno stabilito la loro supremazia sul resto del corpo. Ciò significa che essi hanno soppiantato tutte le altre zone erogene del corpo come fonti di piacere erotico.
Alla fine di questo periodo il bambino non sente più il desiderio di soddisfacimento orale e non ha più bisogno di succhiare il capezzolo o un suo surrogato, come il dito o un succhiotto. Egli ha imparato la disciplina delle funzioni intestinali, ed esse non dominano più la sua attenzione.
Psicologicamente, è stato svezzato dalla madre. Può reggersi saldamente sulle sue gambe ed ha sviluppato quella coordinazione motoria che gli permette di agire in maniera indipendente nel nucleo familiare.
Nella seconda metà del periodo pregenitale (3-6 anni), il bambino prende coscienza della zona genitale e del piacere che può ricavare dalla masturbazione. E’ un periodo di consistente attività masturbatoria, di giochi infantili a carattere sessuale con altri bambini e di curiosità. L’interesse per la funzione sessuale incoraggia il bambino nel suo cammino di indipendenza e di allentamento della dipendenza dalla madre per la soddisfazione erotica. A questo stadio la masturbazione non ha il significato di eccitazione e di sfogo che ha per l’adulto, ma produce piuttosto una piacevole eccitazione sessuale in tutto il corpo. In questo periodo, compito dei genitori è soddisfare i bisogni orali del bambino dandogli cibo, sicurezza affetto, cure, e così via, cioè gli elementi necessari allo sviluppo dell’Io e della personalità. Ogni grave privazione in questo stadio fissa il bambino su questo livello pregenitale ed orale.  La sua personalità tenderà alla dipendenza. Da adulto l’individuo userà le relazioni sessuali e personali per dare appoggio al suo Io inadeguato. Il bisogno di contatto fisico andrà a scapito del naturale desiderio di scarica orgasmica.  Il modo naturale per soddisfare pienamente i bisogni orali del bambino è l’allattamento al seno, grazie al quale il piccolo riceve cibo, attenzione, calore e affetto. Il contatto col corpo della madre favorisce lo sviluppo del corpo del bambino e del suo Io. Al termine dello stadio pregenitale il bambino ha di solito scoperto il proprio corpo nella percezione sensoriale e nella coordinazione dei movimenti. Oggi la maggior parte degli psicologi concordano nel ritenere che la personalità di un individuo è completamente definita già all’età di sei anni. Ciò significa che le radici di tutti i disturbi della personalità vanno ricercate in esperienze traumatiche subite nel periodo pregenitale. Per esempio, l’indifferenza dei genitori per le preferenze  le avversioni infantili (rispetto al cibo ad esempio), può essere nociva per il bambino. Ignorare le sue paure o non rispondere quando piange significa dar prova di una mancanza di rispetto nei confronti del bambino come essere provvisto di sensibilità.
SITUAZIONE EDIPICA E LATENZA
Il periodo pregenitale termina con un fenomeno psicologico noto come situazione edipica. Si tratta di un evento complesso che qui vogliamo solo accennare. La ragazza diventa consapevole della propria femminilità e si sente attratta sessualmente (non genitalmente) verso il padre. Ciò significa che gode dello star vicino al padre diversamente di come gode dello star vicino alla madre. Il bambino prova analoghi sentimenti verso la madre. Di conseguenza il ragazzo può fantasticare di soppiantare il padre come amante di sua madre. Tali fantasie corrispondono agli impulsi sessuali che, se gli adulti non interferiscono, sono diffusi su tutto il corpo e non accentrati unicamente sull’apparato genitale. Quindi, il desiderio di una ragazza di sposare il padre non implica l’idea di rapporti sessuali con lui ma il desiderio di essere abbracciata e amata.
Dai sei anni alla pubertà il bambino attraversa uno stadio detto periodo di latenza. Se lo sviluppo procede regolarmente, quando il bambino passa allo stadio  di latenza, le fantasie e le immagini sessuali sono represse, ma la conoscenza della sessualità non va persa. Il bambino conosce il proprio sesso, conosce le differenze sessuali, ma il significato di queste conoscenze è respinto nel subcosciente.
Questo sviluppo prova che tra individualità e sessualità intercorre uno stresso rapporto. Nessuna delle due cose può esistere senza l’altra. La fase pregenitale termina quando ha luogo la differenziazione: i genitali hanno assunto la loro importanza centrale per la ricerca del piacere.
La sessualità genitale avrà il suo pieno sviluppo a partire dall’adolescenza. In questo periodo si raccolgono i frutti del periodo pregenitale in termini di vitalità, serenità e realizzazione dei ragazzi.

dott. Roberto Ausilio
Psicologo Terni, Psicologo Ovieto, Psicologo Viterbo
cell. 328 4645207

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