Insegnanti a rischio bornout

Insegnanti a rischio burnout

Sottopagati, stressati e poco valorizzati.

Secondo le ultime ricerche gli insegnanti in Italia sono sempre più a rischio Burnout. E’ l’esaurimento nervoso ed emotivo che colpisce chi lavora nelle “helping profession”, le professioni di aiuto.

Si innesca un circolo vizioso che parte dalla scarsa motivazione e legittimazione sociale (“Hai tre mesi di ferie l’anno” “Non fai una mazza!” sono giudizi molto ricorrenti) per arrivare a irritabilità, stress e poca concentrazione e passione nell’insegnamento.
Aggiungete anche problemi relazionali con alunni e colleghi, programmi ministeriali e famiglie da gestire, ed ecco un quadro preoccupante.

Il 98% degli insegnanti si ritiene sottopagato, il 95% di non essere abbastanza valorizzato dalla società e il 75% crede che le famiglie mettano continuamente in discussione il loro valore e autorevolezza (dati dell’Osservatorio Nazionale Salute e Benessere degli Insegnanti).
Non è un aspetto da sottovalutare, perché gli insegnanti hanno un ruolo cruciale nella società.
Bisognerebbe pagarli meglio e valorizzare la loro salute psicofisica destinando fondi alla prevenzione del bornout. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che se gli insegnanti svolgono il loro lavoro in maniera serena e tranquilla migliora l’apprendimento degli allievi e si produce quindi cultura.  (https://www.psicologia24.it/2017/04/benessere-scolastico-clima-classe/)

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Se vogliamo figli sereni e una società migliore, dobbiamo valorizzare il ruolo di chi insegna, fornirgli il giusto sostegno psicologico e sociale per permettergli di fare bene il proprio lavoro.

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Roberto Ausilio, Psicologo Psicoterapeuta 

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