La chiamano SAD Social Anxiety Disorder e può essere un grosso problema per per adulti e bambini. La fobia sociale ti impedisce di avere relazioni con gli altri con pesanti ripercussioni sul lavoro, affetti, famiglia e amicizie.
Alla base di tutto c’è la vergogna, emozione insidiosa e spesso trascurata dalla psicologia fino a oggi. Si sviluppa nei primi anni di vita nelle relazioni significative con la figura di accudimento.
“Non mi merito niente di buono”, “Sono incapace”, “Sono vergognoso” sono alcune convinzioni limitanti di chi soffre di fobia sociale. La paura di essere derisi e umiliati dagli altri spesso affonda le radici in esperienze infantili. A scuola, con i compagni di gioco il bambino ha sperimentato questo tipo di situazioni. A livello cerebrale chi soffre di SAD ha maggiore attivazione delle zone collegate alla regolazione delle emozioni (corteccia prefrontale, solco temporale superiore e amigdala).
La psicoterapia aiuta a superare il problema, agisce su due versanti. Da una parte va a facilitare la rielaborazione delle esperienze infantili negative legate a rapporti umilianti con genitori, insegnanti e compagni. Dall’altro lato rinforza le parti dell’io adulto, allineando la sicurezza personale e le capacità relazionali unite all’autostima.
La psicoterapia EMDR aiuta nell’elaborazione delle precoci esperienze di vergogna e senso dell’inadeguatezza. Consente alle persone di elaborare e lasciare andare i traumi relazionali per rendersi conto della realtà di oggi.
dr. Roberto Ausilio, Psicoterapeuta