girl-1431690_960_720Gli abusi sessuali in particolare sui minori  sono purtroppo un fenomeno assai diffuso.
Le statistiche su questo argomento sono molto difficili da effettuare perché molte persone hanno subito abusi sessuali nella loro vita e non lo ricordano.
Avrai sicuramente sentito parlare del meccanismo della rimozione, di cui già si era occupato Freud a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. È un meccanismo per il quale noi tendiamo in qualche modo a dimenticare, a relegare all’interno dell’inconscio tutta una serie di esperienze spiacevoli che vengono scisse dalla percezione e dalla memoria, da quello che noi sappiamo di noi stessi e che vengono messe in questa sorta di sgabuzzino, così pensava Freud, in cui vengono stipati i mostri e gli scheletri. Quando parliamo di abuso sessuale si pensa immediatamente alla pedofilia ad episodi in cui c’è stato sicuramente un abuso serio, grave.
Ma devi sapere che la maggior parte degli abusi sessuali non vengono riconosciuti come tali perché quando un bambino è piccolo o una bambina, si può considerare abuso qualsiasi genere di contatto che abbia una sfumatura di tipo sessuale, non è necessario che ci sia un rapporto vero e proprio o addirittura la penetrazione ma è sufficiente che il bambino venga guardato in un certo modo, che venga fantasticato o che venga toccato sessualmente.

La Bioenergetica di Alexander Lowen ci insegna che è il corpo che comunica e non le parole. All’interno di una comunicazione solo il 7% di quello che passa viene attraverso il linguaggio verbale il restante 93% viene comunicato attraverso il tono di voce, la postura, la prossemica, cioè la distanza dall’altro, la tipologia di contatto e la qualità del contatto.
La maggior parte delle persone che hanno subito abusi di tipo sessuale, consciamente e consapevolmente non lo sanno in quanto fortunatamente il nostro sistema nervoso, la nostra psiche, funziona anche grazie al meccanismo di rimozione, cioè  questa sorta di sgabuzzino all’interno del quale stipiamo i nostri mostri.

Il problema è che questi mostri all’interno dello sgabuzzino non se ne stanno lì buoni fermi e zitti ma purtroppo in qualche modo il loro odore, la loro puzza in decomposizione sì diffonde in tutto il resto della casa.
Allora cosa succede?
Succede che le nostre ferite, nel momento in cui non vengono portate alla luce, non vengono aiutate a cicatrizzarsi, diventano dei limiti per noi. Se ho una ferita sulla mano che non è cicatrizzata e che non viene curata questo mi impedirà a dare o a stringere la mano ad un’altra persona, sarà quindi un ostacolo per i contatti successivi.
Il problema dell’abuso sessuale è proprio questo, cioè che impedisce il contatto successivo e se non lo impedisce completamente comunque lo rende difficoltoso. Spesso nel mio studio ho pazienti, uomini e donne, prevalentemente donne, ma anche uomini in maniera diversa, in maniera più velata, che sono state vittime di abusi sessuali che a distanza di 20-30 anni continuano ad avere difficoltà relazionale con l’altro sesso, difficoltà sessuali con il partner e non si rendono conto che questo deriva dal non aver completamente risolto gli abusi sessuali vissuti durante l’infanzia.
Ci sarebbe molto da dire su cosa possono fare i genitori per prevenire gli abusi sessuali, magari faremo un altro articolo su questo, ti posso dire che già ho scritto altri articoli che trovi sul mio sito www.robertoausilio.it su questo argomento sui quali ribadisco che non è necessaria la repressione, che è senz’altro importante evitare che ci siano determinati episodi e punire il colpevole. Ma importante è fare educazione cioè educare i bambini a riconoscere possibili situazioni di pericolo il sapersi comportare di conseguenza cioè imparare a chiedere aiuto, imparare a riconoscere un contatto neutro da un contatto di tipo sessuato.
Questo è il contrario di instillare paure ingiustificate nei bambini ma è la possibilità di rendere i bambini più competenti e in grado di difendersi da queste porcherie.
Che cosa si potrebbe fare ulteriormente?
Bisogna sapere che la maggior parte dei pedofili sono a loro volta persone che hanno subito abusi sessuali, questo certamente non li giustifica e chi sbaglia deve essere punito, bisognerebbe cercare di aiutare con la psicoterapia le persone che hanno subito abusi proprio in vista di non continuare a ripetere la catena dell’abuso.
La nostra psiche rimane sotto shock, rimane bloccata in seguito all’abuso sessuale, e quindi inconsciamente andrà a ricercare situazioni simili per dare a noi stessi la possibilità di trovare un’altra strada come se fosse un girone dantesco in cui, per la legge di somiglianza, ci troviamo a rivivere sempre la stessa cosa nel tentativo disperato e inconscio di poter fare qualcosa di diverso.
Il punto sostanziale è che se non vieni aiutato con la psicoterapia non potrai fare altro che ripetere gli stessi errori, ritrovarti negli stessi episodi di shock o addirittura andare a peggiorare la situazione. Quindi fatti aiutare.
È importante nominare per dominare, dare un nome a tutto quello che ti è successo capire che quello che ti è successo purtroppo non è successo solo a te, capire che è una cosa di cui puoi smettere di vergognarti, di sentirti in colpa.
Puoi cominciare a liberarti progressivamente della vergogna, della paura, poi fare contatto con la rabbia che è sottostante a questa emozione per poi sciogliersi in un processo terapeutico di tipo psico-corporeo perché è il corpo che ha memorizzato, il corpo ha una sua memoria inconscia, è il corpo che tutte le volte che ti toccano in quel punto, in quel modo, fa rivivere esattamente quelle sensazioni spiacevoli.
Va sottolineato che l’abuso sessuale è difficile da trattare in psicoterapia perché sono mischiati tra di loro, strettamente collegate, sensazione di schifo, di paura e di vergogna, insieme a sensazioni di piacere.
Sì, di piacere, perché il corpo come un pianoforte toccato in certi tasti produce piacere. Quando questo piacere in qualche modo si verifica in una situazione ambigua la persona va in confusione e non riesce più a separare la sensazione di piacere dalla sensazione di disgusto, immagina questo cosa può provocarti quando ti troverai con il tuo partner che ami e non riuscirai ad esprimerti sessualmente perché quella sensazione di piacere immediatamente porta con sé le sensazioni di disgusto!

Il mio consiglio è di aprire consapevolmente gli armadi con gli scheletri del passato, perché è l’unico vero modo per vivere liberi nel presente. Fatti aiutare da un bravo psicoterapeuta, è il miglior investimento che tu possa fare per te stesso e per le persone che ami.

Dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
tel. 328 4645207

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